
Comune di Baulmes (VD) – 2015
Alberi secolari – testimoni di durabilità
Per la protezione delle specie gli alberi secolari rivestono un ruolo importante e aumentano la stabilità dei boschi. È ciò che il Comune vodese di Baulmes ha individuato già da anni e da tempo s’impegna per la loro salvaguardia. Per questo lavoro pionieristico riceve il premio Binding per il bosco che con 200’000 franchi è in Svizzera il più dotato riconoscimento in ambito ambientale.
Oggi nel bosco svizzero gli alberi secolari sono rari
L’incremento della domanda di legna per energia, i prezzi sempre più bassi del legname e la gestione razionale delle aziende forestali hanno spinto al margine qualunque forma di gestione del bosco basato su un approccio ecologico. L’abbinamento di utilizzazione legnosa e protezione delle specie, nel gergo specifico chiamato gestione integrativa, perde d’interesse. Attraverso l’utilizzazione intensiva del bosco gli alberi non raggiungono quasi più la vecchiaia perché prelevati anzitempo durante la loro prima metà di vita potenziale. Tuttavia con gli alberi secolari s’incrementa in modo marcato il valore ecologico del bosco. Più vecchio è un albero, più microspazi vitali ci sono per insetti, uccelli, licheni, ecc. Gli habitat presenti in alberi secolari, come cavità, fessure, escoriazioni della corteccia e legno morto nella chioma, sono vitali per molte specie.
A Baulmes la protezione degli alberi giganti è tradizione
Già da tempo il Comune vodese di Baulmes ha riconosciuto sia il valore ecologico sia il significato sociale degli alberi secolari. Da cento anni si preoccupa della loro salvaguardia. Dal 1966 si segnano alberi secolari adatti a giungere al termine del loro ciclo biologico, fino alla morte e decomposizione. Oltre 7’000 alberi, sparsi su 954 ettari di foresta e 318 ettari di bosco pascolato di Baulmes, hanno nel frattempo acquisito una circonferenza di oltre due metri. Agli individui più splendidi sono stati dati nomi come „Président d’honneur“, „Sapin Président“ oppure „Chêne Président“ e la popolazione li visita tutti gli anni con gratitudine. Gli utenti del bosco possono incontrarli seguendo un impressionante percorso didattico, il „Sentier des géants“. Dove la maestosità e la magia di questi alberi di Matusalemme si condensano in un’evidente emozione.
La protezione degli alberi tarata con l’utilizzazione legnosa
Baulmes non si adopera solo per la protezione pluriennale di singoli alberi secolari. Il Comune ha anche dimostrato che a lato della salvaguardia e della messa in rete di alberi secolari è possibile una produzione di legna di successo – sebbene attualmente il mercato della legna è avverso. Con consapevolezza Baulmes pratica una gestione del bosco integrativa. A fianco di una gestione attiva della provvigione legnosa e un’utilizzazione ottimale del potenziale accrescimento, c’è posto anche per due riserve forestali e un impegno a non utilizzare per 50 anni un popolamento di querce.
L’integrazione esemplare degli alberi secolari nel bosco di produzione si rivelerà un successo anche in futuro. Secondo alcuni studi, i boschi con alberi secolari mantengono una buona stabilità anche in vista del mutamento climatico. Attraverso la maggiore ricchezza di specie si dimostreranno essere più resistenti a malattie o attacchi d’insetti. Si riprenderanno anche più velocemente.
Gestione del bosco esemplare
Per la Fondazione Sophie e Karl Binding gli alberi secolari sono „testimoni di durabilità“ e importante componente della biocenosi forestale. Il Comune di Baulmes ha dimostrato di avere cura nel trattamento degli alberi secolari, mettendo al centro metodi di gestione integrativi, non orientati esclusivamente al reddito monetario. Cosciente che si potrebbe realizzare più introiti, lascia a dimora alberi grossi e vecchi. Il premio Binding per il bosco 2015 è a lui conferito per la gestione esemplare del bosco e l’impegno pionieristico.
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Inoltre è stato pubblicato l’opuscolo:
“Les très vieux arbres: témoins du développement durable – Commune de Baulmes”, illustrato, in lingua francese, con riassunti in tedesco. Le persone interessate possono ordinare l’opuscolo presso la nostra Fondazione o caricarlo qui (PDF 2478 KB)